Si era già presentata nel 2004 come una gara velocissima, quando Robert Cheruiyot siglò la miglior prestazione mondiale del tempo con 1h00’11” e anche domenica scorsa si è viaggiato a velocità impressionanti, con passaggi regolarissimi ai cinque km (14’06”) e ai diecimila (28’13”).
Lieve flessione per il terzo tratto di gara, però controvento e che perciò causa la prima selezione, separando un gruppo di 12 atleti in testa. L’ultimo tratto, con il percorso che riprende la strada verso il centro della città e soprattutto con il vento a favore, vede un ulteriore aumento di passo ed il gruppo dei pretendenti alla vittoria scremarsi a 5 unità.
Nell’ultimo chilometro rimangono a giocarsela Evans Cheruiyot e Patrick Makau Musyoki, come era successo l’anno precedente. Allora vinse Cheruiyot (59’12” record della corsa) ma quest’anno lo sprint spalla a spalla premia il più giovane. Musyoki, 23enne, quest’anno ha già vinto 4 mezze maratone internazionali, mentre
fonte: IAAF