
Assieme a quella della Friedrich altre 3 miglior prestazioni mondiali stagionali: Quella della Richards nei 400m (49.57), Choge nei 1500m (3:29.47) e Isimbayeva nell’asta (4.83). Nessuna veloce come la Richards negli ultimi 3 anni. Seconda la campionessa d’Africa Amantla Montsho con 50.94. Nell’asta dicevamo di Isimbayeva, per lei una misura di “routine” ma un’importante vittoria in funzione del jackpot. Dietro alla russa, la polacca Pyrek con 4.78 e la Murer ferma a quota 4.68.
Se per la Isimbayeva la vittoria è stata semplice, nel regno della fatica le cose vanno diversamente. “Ho dovuto faticare per questa vittoria“, questo è quanto dichiarato dal campione etiope Bekele dopo il 5000 uomini vinto con il tempo di 13’00″76. Subito dietro ad incalzare Chebbi con 13’01″08 e Kogo, terzo in 13’01″30. Insomma Bekele ha vinto ma di certo non può dormire sonni tranquilli… Avvincente anche la gara dei 1500 impreziosito dal 3’29″47 del vincitore, il keniano Choge che porta sul podio del meeting altri due keniani, Keitany secondo in 3’30″20 e Biwott (ancora juniores) terzo in 3’32″34. Nessun acuto particolare invece dagli 800 dove Robin Schembera vince in 1’45″96 davanti a Rimmer e Bett. Nella velocità non c’erano i grandi intepreti per cui il 100 è andato a Daniel Bailey in 10″03 mentre il 400 se l’è aggiudicato il bahamense Chris Brown col tempo di 45″61. Discreto il 110hs di Dexter Faulk in 13″18 suo quarto personal best dall’inizio della stagione. Un atleta da tenere d’occhio.
Nei concorsi in buona luce il finlandese Tero Pitkämäki che lancia il giavellotto a 86.53 come interessante nel disco la misura di 67.88 dell’estone Gerd Kanter alla sua diciassettesima vittoria consecutiva. Il lungo è per Godfrey Khotso Mokoena che vince con 8.33 davanti al greco Loúis Tsátoumas in 8.15. In questa gara si è sentita la mancanza del nostro azzurro Howe, speriamo di rivederlo quanto prima in pedana al meglio della condizione.
In campo femminile altre ai concorsi di cui abbiamo già parlato, segnaliamo nei 100 piani la vittoria della Stewart in 11″00 nonostante una brutta uscita dai blocchi ed il 100 ostacoli vinto dall’americana Damu Cherry (quarta a Pechino) col tempo di 12″76.
Il circo della Golden League si sposta ora in Norvegia per i Bislett Games di Oslo il 3 di luglio. Dopodichè sarà il nostro Golden Gala romano il giorno 10 ad accendere i riflettori sulla grande atletica mondiale.
fonte: iaaf.org
fonte foto: Atleticanet – Elisa Schena