Il consiglio di venerdì scorso ha così evidenziato una pluralità di pensiero e di analisi che, siamo certi, darà vita a situazioni migliori e costruttive. Addirittura in una, due occasioni la linea di Arese e del suo vice Rossi (che si è anche un po’ arrabbiato) è stata battuta in fase di voto e questo è appunto il segnale che qualcosa sta cambiando, il consiglio inizia a prendere la giusta forma. Volge al termine la contrapposizione amico-nemico (di chi poi?) a favore del semplice e sano confronto tra idee e punti di vista. Per essere chiari: non ci interessa chi vince un voto o chi lo perde, quello che ci piace di questa situazione è la sensazione di una vera democraticità, di un dialogo slegato dagli ordini di scuderia che può generare solo effetti positivi e decisioni serie per il nostro ambiente.
Ovviamente di strada ce n’è ancora molta da fare. In consiglio ci sono stati momenti abbastanza caldi e per certi versi anomali. Sembra che un consigliere abbia rimesso le deleghe al presidente (chi? perché?), c’è chi avrebbe contestato una delibera passata perché ottenuta senza aver avuto visione di tutti gli elementi di cui il presidente era a conoscenza (parliamo del settore tecnico)…insomma di roba su cui migliorare ce n’è molta, ma la strada è senz’altro quella giusta.
Se qualcuno si sta chiedendo perché sta accadendo tutto questo, perché il consiglio si sta comportando diversamente…beh la risposta c’è; anzi ce ne sono diverse ma vale la pena parlarne in un secondo tempo. Ad oggi ci preme soprattutto dire bravi a coloro che in consiglio si stanno comportando come veri “consiglieri” ovvero persone con capacità e cultura tali da poter consigliare per il meglio e rendere la nostra Atletica sempre più incisiva e visibile. A loro tutta la nostra stima e l’attenzione per il futuro.