
La maratona è stata indubbiamente la specialità nella quale ha trovato la sua dimensione ed ha avuto le maggiori soddisfazioni. La medaglia d’argento ai campionati mondiali di Parigi2003 con il tempo di 2h08:38, superato di pochissimo dal fuoriclasse marocchino Jaouad Gharib, iridato in 2h08:31, rappresenta l’alloro più prestigioso in tanti anni di attività. Anche ai campionati europei Rey ha ottenuto risultanti importanti vincendo due medaglie di bronzo consecutive,rispettivamente a Monaco di Baviera 2002 (2h13:21) ed a Goteborg 2006 (2h12:37). In Germania era fra i favoriti, ma in una giornata piovosa anche lui fu colto di sorpresa dall’inaspettata “fuga-bidone” del finnico Janne Holmen, vincitore inatteso, mentre in Svezia dovette inchinarsi al bis-europeo di Stefano Baldini. Solo ai Giochi Olimpici non ha colto risultati pari alla sua classe: giornata assolutamente da dimenticare nell’edizione ateniese del 2004 dove non andò oltre il 58° posto,mentre a Pechino 2008 si è ritirato.
Julius Rey ha corso complessivamente 21 maratone vincendone quattro e, caso probabilmente unico, sempre quella corsa ad Amburgo dove, come già detto,vinse nel 2006 con il primato personale (le altre vittorie sono datate 2001-2003-2005). Di prestigio vanno considerati la piazza d’onore a Fukuoka 2002 e il quarto posto nella maratona di Londra 1998, in quella che viene considerata da molti la più tecnica e difficile. Solamente in cinque occasioni si è ritirato. Nel 2005 (7°) e nel 2006 (6°) è stato il miglior atleta europeo nelle graduatorie mondiali stagionali.
Con i vari Abel Anton, Martin Fiz, Alberto Juzdado, Alejandro Gomez (solo per citarne alcuni) ha fatto parte di quella scuola iberica di maratona che tante soddisfazioni si è presa in queste stagioni anche a livello di squadra come per esempio la Coppa Europa, vinta a Monaco 2002, dove Rey è stato il migliore dei suoi. Purtroppo ad una maratona è legata la pagina più buia della sua carriera, ossia quando nel 1999, dopo il secondo posto di Rotterdam, risultato positivo al controllo anti-doping venne fermato per due stagioni.
A livello nazionale è stato campione spagnolo dei 10000mt.(1997), di cross (1997,1998) e di mezza maratona (2004). Oggi il campione spagnolo afferma di godere delle piccole gioie della vita, come “comprare il latte” per l’ultimo bambino, nato da poco e di tanti altri passatempi, giocoforza trascurati quando allenamenti e gare lo assorbivano in maniera preponderante e di mantenersi in forma con la mountain-bike.
Fonte: Iaaf.org – foto: foroatletismo.com