
Questa la tabella:
Categoria |
Nome |
Anno |
Risultato |
Punti |
Concorrenti |
Posizione |
AGC |
|
|
nascita |
|
|
|
|
per anno di nascita |
M35 |
Tonello |
1973 |
190 |
803 |
3 |
6° |
2.04 |
M40 |
Parenti |
1968 |
181 |
766 |
3 |
9* |
2.04 |
M45 |
Pistono |
1965 |
181 |
838 |
8 |
4° |
2.10 |
M50 |
Manfredini |
1959 |
184 |
937 |
6 |
1° |
2.28 |
M50 |
Mastrolorenzi |
1960 |
175 |
867 |
|
3° |
2.14 |
M50 |
Indra |
1957 |
169 |
817 |
|
5° |
2.14 |
M50 |
Indra |
1957 |
166 |
731 |
Pentathlon |
5° |
2.10 |
M55 |
Parolin |
1954 |
148 |
708 |
5 |
12° |
1.94 |
M55 |
Marconi |
1955 |
157 |
731 |
Pentathlon |
11* |
2.03 |
M60 |
Prampolini |
1950 |
148 |
788 |
5 |
8° |
2.11 |
M60 |
Prampolini |
1950 |
154 |
803 |
Pentathlon |
6° |
2.03 |
M65 |
Boranga |
1942 |
151 |
887 |
Pentathlon |
2° |
2.29 |
M65 |
Giavara |
1942 |
136 |
759 |
4 |
10° |
2.10 |
M70 |
Fasoli |
1937 |
127 |
759 |
5 |
10° |
2.07 |
Prima sorpresa: i punteggi in pentathlon usano una tabella di conversione diversa, più schiacciata verso il basso di quella delle gare individuali. 1.36 M60 viene pagato 679 nella gara individuale e 602 in pentathlon. Forse Werter Corbelli ci può spiegare il perché. I punteggi dovrebbero essere tutti con le nuove tabelle WMA 2010. L’ultima colonna l’ho valorizzata con l’AGC, cioè con la misura compensata per età, fattori 2006, con l’anno effettivo di nascita, non con la categoria, giusto per un confronto ulteriore.
Prima considerazione: pochi atleti, di due tipi. Specialisti del salto in alto che continuano o riprovano, come Tonello, Segatel, Pistono, Manfredini e Mastrolorenzi, o non specialisti, come Boranga, Molinaris e Prampolini, che riescono a ottenere risultati per qualche caratteristica peculiare, forza, elasticità o agilità. Comunque in media 4,8 atleti per 8 categoria, nessuno oltre i 70 anni. Il salto in alto sembra essere la specialità che più risente del calo con l’età. Certamente gli specialisti del salto in alto sono comunque pochi anche nelle gare nazionali e regionali, ma qui il dato è netto.
La seconda considerazione è che il salto in alto può riuscire bene solo a chi ha una buona tecnica. Il ventrale potrebbe essere il migliore, quando la velocità e la forza calano, ma richiede una tecnica elevatissima. Chi ha cercato di velocizzare il ventrale, come Yaschenko, ha ottenuto risultati straordinari, ma non ha avuto seguaci. Il fosbury sembra complessivamente più facile, i ragazzini e anche gli anziani lo apprendono con facilità, ma senza velocità perde gran parte della sua efficienza. Da notare che quando l’equilibrio cala, i risultati calano moltissimo. Lo stesso Segatel, per anni autore di prestazioni eccezionali, per un problema non grave, ha avuto un calo del 10% almeno. Drovandi fino a 55 anni è stato fortissimo, ha abbandonato le gare come il calo è diventato per lui insopportabile. I lanci, per esempio, con la diminuzione del peso degli attrezzi, permettono risultati ancora interessanti con l’aumentare degli anni.
Quale il futuro di questa specialità master? Certamente la presenza di grandi specialisti che continuino in età avanzata, nonostante il calo. Zacharias con 1.80 a 60 anni ha aperto la strada. La nostra speranza è di vedere campioni da oltre 2.30 saltare anche dopo gli anta, e mostrare nuove meraviglie.